Parlare di differenze tra queste due diverse categorie è abbastanza difficile in quanto l’unica vera, sostanziale linea di demarcazione tra la WRC e la WRC + rimane la vettura che ogni pilota decide di utilizzare.

Dopo diverse riflessioni da parte della commissione tecnica si è giunti alla conclusione che per evitare un monomarca all’interno di una categoria così “tirata” come la WRC, con la Peugeot 208 di Scaleauto a farla da padrone nelle prime posizioni di testa per tutto il 2023, è giunto il momento di “discriminare” questo modello “relegandolo” in una sua categoria … a parte.

Diciamo da subito che non si è voluto e potuto eliminare questo modello di Scaleauto dalla lista di quelli disponibili, anche per la poca scelta di vetture nella categoria regina del campionato, e che, se da un lato dispiace sempre vedere un unico modello di vettura al via, dall’altro si è cercato di salvare la Wrc nella sua declinazione naturale, ovvero molte vetture diverse l’una dall’altra con un’ampia possibilità di preparazione tecnica.

La strada che più di tutte è sembrata percorribile è stata quella di un monomarca all’interno di una categoria. Quindi, in parole povere, far correre tutti, 208 compresa ma mantenere divise le classifiche.

Stesso regolamento, stesse ps, stesse gare ma con premiazioni diversificate per chi utilizzerà la Peugeot 208 di Scaleauto e chi invece vorrà optare per una qualsiasi altra vettura tra quelle a disposizione come da regolamento.

A fine gara verranno dunque estrapolate due diverse classifiche: una per la Peugeot 208 che verrà chiamata WRC e una per le altre vetture che prenderà il nome di WRC + (Plus).

Non quindi una rinuncia, ma un raddoppio di possibilità!

Wrc e Wrc + diventano dunque un cuore con due diverse anime distinte. E tu … quale anima scegli di avere?